domenica 1 novembre 2009

Karmic Koala, oltre le aspettative.

Karmic Koala prove su strada.

Le novita' introdotte da questa versione di Ubuntu, sono note a tutti (grub2, kernel aggiornato, gnome 2.28, file system ext4, ecc.).
Questo vuole essere invece un resoconto dell'esperienza utente.

Durante l'installazione (personalmente ancora migliorabile, ma vicino alla perfezione), si possono vedere in una carrellata, delle note introduttive che accompagnano l'attesa del trasferimento file e l'installazione dei pacchetti (come avviene con altri sistemi operativi).

Al termine di tutte le operazioni, al succesivo boot, ci si ritrova nell'ambiente desktop, raffigurato da un nuovo wallpaper dai toni dorati, da nuove icone e soprattutto dal riconoscimento automatico della stilo del mio tablet. Finalmente le funzioni della mio stilo vengono riconosciute automaticamente senza intervenire minimamente con file Xorg, o file fdi. Il pulsante viene attribuito di default al tasto centrale del mouse, per cui si puo' seguire questa guida per modificare le impostazioni.

Le preferenze dello schermo (preference-display) non riconosce lo schermo del mio notebook, anche se ora e' possibile modificare la risoluzione senza utilizzare i driver Nvidia.

Il blue-tooth continua a non funzionare (anche in questa versione), almeno non mi illude e mi avverte che non e' disponibile alcun adattatore.








Si puo' scegliere di default tra 20 sfondi diversi, ma non e' ancora disponibile il supporto per wallpaper diversi su workspace differenti (peccato).
Tra i wallpaper proposti, ce ne sono alcuni d'eccelenza; chissa' se hanno attinto in qualche maniera dal gruppo Ubuntu-Artwork creato appositamente su flickr.










Il nuovo software center, non e' un rimpiazzo a synaptic, come scritto da piu' parti. Ma un'estensione potenziata del vecchio aggiungi-rimuovi. Pensato ovviamente per i nuovi utenti, che non hanno dimestichezza tra pacchetti e dipendenze, mostra solo i programmi effettivamente fruibili, nascondendo le librerie.


Ubuntu-one e' un client file sharing di 2gB virtuali, a cui si puo' accedere anche da altri computer (non solo linux), con una semplicita' disarmante. Il tutto si traduce nell'utilizzo della cartella Ubuntu One, che verra' condivisa e gestita tramite web (nel caso di sistemi window o mac) oppure direttamente sul desktop, da parte di altri computer che utilizzano Ubuntu9.10.

Il mio giudizio personale e' sicuramente molto positivo. A dire la verita', ero molto scettico su questo aggiornamento, per paura delle regressioni che potevano influire negativamente sul mio notebook. Sono rimasto invece favorevolmente impressionato:
  • L'installazione semplice e dettagliata.
  • Una maggior velocita' di boot e soprattutto una maggior velocita' operativa.
  • Il riconoscimento automatico della parte tablet del mio portatile.
  • La possibilta' di sincronizzare i propri contatti ed i file in modo semplice, tram ite Ubuntu One.
  • Il desktop ora e' molto piu' pulito e professionale.

2 commenti:

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